Direzione Nazionale Antimafia controlla cittadini non indagati

sistema informatico

Un migliaio di accessi al sistema informativo da parte della direzione nazionale antimafia per controllare cittadini non indagati perché è per cosa .Esiste una regia? Sulla questione, gravissima e molto di attualità delle indebite intrusione in atti riservatissimi di oltre ottocento persone da parte di un finanziere che operava nella superprocura nazionale antimafia, al di fuori delle regole tassative imposte a tutti i magistrati delle altre procure?

Vorrei innanzi tutto chiedere al sottotenente della G d F che ha operato ben oltre ottocento intrusioni nei confronti di cittadini appartenenti ai settori più disparati della popolazione: 1) Sulla base di quali elementi di collegamento di ciascuno di essi con ambienti di mafia, camorra, Ndrangheta, o altri gruppi malavitosi e sulla base di quali indizi. Seconda domanda: si trattava di iniziative proprie (ed in base a quali poteri a lui affidati) oppure agiva su ordine di superiori magistrati e quali per ciascun filone di indagine, Chiarendo principalmente fondato su quali elementi?

Nella non credibile ipotesi che si trattasse di un maniaco, che agiva per proprio conto, senza il dovuto imput, quali erano e sono gli strumenti di controllo perché una simile attività, oltre che illegale, ricca di profili di destabilizzazione dell’intero apparato, sia impedita o non sia stata bloccata automaticamente da sensori che potessero segnalare l’anomalia?

Quali più credibilmente fossero i suoi complici, dirigenti, responsabili e per quale finalità nell’interesse della giustizia, fossero state disposte?

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