Mancano ancora quattro mesi alle elezioni amministrative per il rinnovo delle cariche comunali, sindaco e consiglio comunale, nelle città di Gela, Caltanissetta e Mazzarino.
Ma è sulle rive del Golfo, in un municipio in dissesto e con la pianta organica ridotta ai minimi termini, che si gioca probabilmente la sfida più difficile.
Tra domani e sabato dovrebbe tenersi l’ennesimo vertice di centrodestra ma le frizioni sorte sulla nomina dei manager e sulla salva ineleggibili rischia di far saltare anche il tavolo nisseno. Potrebbero sembrare lontane eco della politica regionale e invece gli effetti potrebbero farsi sentire anche in periferia. In caso di spaccatura tra Fratelli d’Italia e Forza Italia salirebbero infatti le quotazioni del candidato di Prima l’Italia, Giuseppe Spata, già candidato alle scorse amministrative, in corsa fino al ballottaggio. Sull’ex capogruppo della Lega in consiglio comunale, uomo forte dell’asse Ognibene, Di Pietro, potrebbe convergere la lista di Pino Federico e quelle della coalizione centrista. La spaccatura darebbe la stura a una candidatura autonoma di Fratelli d’Italia con le quotazioni di Pier Paolo Grisanti in salita e le possibili opzioni di Casciana, Bennici e Scerra. Più defilati Raniolo, che preferirebbe rimanere in consiglio, e Scuvera, in predicato di un seggio all’Ars a scapito dell’onorevole Giuseppe Catania.
Il sindaco in carica, Lucio Greco, spera ancora in una nomination unitaria. L’ipotesi contraria e più plausibile lo vedrebbe comunque candidato con liste civiche supportate da Mpa e parti del centrodestra. La candidatura di Greco toglie dallo scacchiere il coordinatore provinciale degli Autonomisti, Rosario Caci, ancora comunque in pre allarme per una eventuale discesa in campo.
Se a destra regna l’incertezza, neppure il centrosinistra eccelle per chiarezza. Tutte le ipotesi sono in campo, comprese quelle di Lillo Speziale (Pd) e di Simone Morgana (M5S). Restano in piedi anche le ipotesi Miguel Donegani, il quale si muove già da mesi, e di Terenziano Di Stefano.
Abbiamo provato realizzare un piccolo borsino tra chi sale, chi scende e chi è stabile. Ovviamente siamo sul mero piano delle sensazioni e dei rumors. E i 14 in grafica oltre a un altra mezza dozzina alla finestra hanno tutti ambizioni e dignità.
Si lavora anche alle liste.
I liberali sono già abbastanza avanti e chiedono ai futuri alleati un programma che crei condizioni favorevoli di per sviluppo e occupazione attraverso l’utilizzo ottimale delle risorse naturali, mare, sole, spiagge e rafforzare le infrastrutture come quella portuale.
«Molto – scrive Grazio Trufolo, coordinatore provinciale, in una nota agli iscritti e simpatizzanti – ci può arrivare in termini economici la nostra storia mettendo a frutto tutto quello che abbiamo a partire dalle mura di Caposoprano, il museo regionale, il museo dei relitti e altro ancora che abbiamo ancora a Gela a iniziare dai Bagni greci e dall’acropoli. Molta attenzione deve essere riposta all’agricoltura, settore che dà maggior lavoro attraverso la produzione di prodotti eccellenza con specificità territoriale. Occorre però il sostegno della regione per il ripristino delle strutture esistenti, a iniziare dalle dighe. Poi c’è la viabilità da terzo mondo, sulla quale bisogna investire per garantire condizioni di sicurezza. Si punti su un settore industriale ecocompatibile, il cosiddetto settore green che a Gela sta dando risultati positivi. Molto bisogna da lavorare sulle tradizioni, la cultura, le attività folkloristiche».
«E infine – conclude – ho un sogno, quello di rendere il centro storico e le strade adiacenti, cortili compresi, un bellissimo salotto. Questo il nostro programma di massima. Chiediamo a tutti quelli che lo condividono di formare insieme una squadra di persone capaci, competenti, che hanno amore per questa città».