La scoperta che un modesto finanziere possa aver avuto accesso, inizialmente si è detto ad ottocento fascicoli riservati, che da un primo approfondimento della Procura di Perugia sembrano essere stati molti di più, forse persino trentamila, oltre a sconvolgere, come è ovvio, fa insorgere un’altra gravissima preoccupazione sulla nostra sicurezza in generale. Sconvolge che quello che un giudice o un procuratore non possono farlo, è stato permesso alla Commissione Antimafia, non avvalendosi di magistrati, ma anche attraverso propri collaborarori di basso rango.
Una prima amara considerazione è che (in nome di una funzione di contrasto alla criminalità organizzata è diventata un superpotere senza controllo. La sinistra in tanti anni, grazie alla gravità del fenomeno, ha creato un vero e proprio mostro incontrollabile, Tale mostro va subito smantellato. La giustizia farà il suo corso per i reati commessi, ma il Parlamento deve intervenire per cancellare il sistema, la Procura Baronale antimafia dovrà attenersi alle regole che valgono per le altre procure territoriali. La motivazione mafiosa, reale o inventata, ha generato il mostro. Bisogna intervenire subito, per eliminare questa sorta di pascolo abusivo, gradito alla sinistra, e tornare alla normalità. Non possiamo più sentirci indagati e recuperare le nostre prerogative costituzionali di cittadini liberi. Altro che P2. Si tratta di qualcosa di molto più grave ed i liberali devono denunciarlo con forza.
Emendamento ad personam “salva ineleggibili”
Approvato in commissione al senato l’emendamento ,ad personam, per salvare alcuni parlamentari nazionali, regionali ed alcuni consiglieri provinciali e comunali dei partiti di governo dalla causa di ineleggibilità.
A giudizio dei liberali è un atto vergognoso ed inqualificabile degno di un paese autocratico e illiberale, non certamente di un paese come l’Italia. Il Partito Liberale Italiano si augura che al senato l’emendamento venga bocciato a grande maggioranza. Siamo fortemente indignati